Spesso cantiamo il mantra OM all'inizio e alla fine delle sessioni yoga ora vediamo come e perchè.
In questo articolo non solo conoscerai la tradizione del mantra Om, ma anche potrai provare due modi curiosi per vocalizzare il mantra che aiutano di approfondire la tua pratica.
Se preferisci, puoi anche ascoltare il VIDEO e l'AUDIO sottostante dove ti racconto tutto.
Tradizione | Rito | Pace
1. Iniziando e chiudendo la pratica dello yoga con il mantra OM creiamo un rito che ci aiuta di focalizzare la mente sul momento presente. Questo rito ci può aiutare di essere più consapevoli nella pratica di yoga. Lasciare fuori tutti i pensieri e preoccupazioni che riguardano la giornata passata o avvenimenti futuri.
2. "Srotolo il tappetino yoga, mi siedo, porto l'attenzione verso interno e canto. Decido di dedicare il tempo della pratica a me stessa, di ascoltare, di essere presente nel mio corpo e nel mio respiro."
3. Come diversi studi hanno dimostrato concentrando l'attenzione sul presente ci aiuta di combattere lo stress e l'ansia. In più, se facciamo una pratica fisica-corporea, avendo la mente focalizzata nel qui e nel ora (ovvero cosa sente e cosa fa il corpo) significativamente riduciamo il rischio degli incidenti sul tappetino yoga.
4. Studi scientifici hanno anche dimostrato che il canto e in particolare il canto del mantra om (sopratutto la vibrazione del "m") hanno effetti calmanti sul sistema nervoso. (1) (2)
5. Nel nostro contesto moderno, occidentale possiamo scegliere di rispettare la tradizione di un altra cultura e portare avanti i suoi riti. Non solo eseguire gli asana, ma anche portare avanti qualcosa dalla tradizione. In tante scuole di yoga i maestri e gli insegnanti iniziano e chiudono la pratica con il mantra OM, dove chiaramente possiamo trovare delle differenze (per esempio se si vocalizza una, tre o più volte).
Già i testi più antichi indiani parlano della preghiera OM, dove il suono (verbo) è associato all'Assoluto, all'Universo ovvero Dio. Si ritiene che tutti gli altri mantra e tutte le 50 lettere del sanscrito nascono dall'OM. Per questo l'om è considerato bija mantra, cioè mantra seme.
I Yoga Sutra di Patanjali scrive che l'OM è il seme di tutto l'universo e che attraverso la contemplazione su questo mantra uno può conoscere il vero Sè, ovvero l'illuminazione. (3)
La tradizione dice che l'OM è costruito di 4 suoni: A, U, M e il silenzio finale e questi suoni possono avere diversi significati, come i stati della mente, i cicli della vita il trinità indù (Trimurti):
"A"Stato di veglia. Creatore, che nella religione indù è rappresentato dal dio Brahma
"U" Stato di sogno. Conservatore, che nella religione indù è rappresentato dal dio Vishnu
"M" Stato di sonno profondo. Distruttore, che nella religione indù è rappresentato dal dio Shiva
"silenzio" pura Consapevolezza; la realizzazione del Sè; Samadhi
Dopo un profondo inspiro, con una lunga espirazione si esprime l'OM. La maggior parte degli insegnanti e maestri yoga dice di vocalizzare i tre suoni (a-u-m) per le stessa lunghezza, ma ho sentito qualcuno che consigliava di cantare più a lungo il suono "m" alla sera. Considerando l'effetto calmante sul sistema nervoso del suono"m", può essere interessante provare questo consiglio.
Chiudendo le orecchie puoi percepire la vibrazione del suone diversamente. Questo atto, cioè di rivolgere i sensi verso l'interno, si chiama pratyahara nello yoga.
CANTA + ASCOLTA + CONTEMPLA
Prossima volta quando suoni il mantra OM, apri la mente e ascolta le vibrazioni dentro di te e attorno a te.
Raccontami la tua esperienza e scrivimi le tue domande via e-mail al veronika@superyogi.it nel gruppo facebook dedicato ai Membri SuperYogi :)
* Riferimenti:
(1) https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3099099/
(3) Stefano Piano: Enciclopedia dello Yoga, Torino, Magnanelli, 2019
(4) foto di WL - originally posted to Flickr as R0019100, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=6997438