In questo articolo – e nel video che lo accompagna – ti guido passo dopo passo nella scoperta di Ujjayi Pranayama, una delle tecniche di respiro più utilizzate nello yoga.
Il termine sanscrito Ujjayi significa “vittorioso” o “che conquista”. È un tipo di pranayama (tecnica di controllo del respiro) che si distingue per il suono sussurrato e profondo prodotto dalla leggera chiusura della glottide, la parte posteriore della gola.
Più che un suono, è una vibrazione interna, un richiamo verso l’ascolto e la presenza. Non dovrebbe essere forte o forzato: non è un respiro da supereroe, ma da yogi consapevole.
Ujjayi non è solo un suono interessante. È una pratica potente con benefici tangibili sul corpo e sulla mente:
Ma attenzione: il pranayama amplifica ciò che c’è già dentro di noi. Se siamo agitati o stressati, può rendere più intenso quello stato. Per questo è essenziale iniziare Ujjayi solo quando il respiro è già calmo e il corpo rilassato.
Ujjayi si può imparare in modo semplice, graduale e gentile. Ecco il mio metodo consigliato per iniziare:
Inizia da una posizione comoda, ad esempio in Savasana. Questo aiuta a rilassare il corpo e a percepire meglio il movimento del diaframma senza sforzi posturali. Rilassa il viso, lascia che il respiro fluisca naturalmente. Osserva. Lascia che diventi più ampio, più profondo.
Siediti in una posizione stabile, con la schiena allungata. Inspira e espira con la bocca aperta come se stessi appannando uno specchio. Senti il suono che nasce nella gola, non nella bocca. È un suono dolce, come un sospiro interno. Prova a mantenere la stessa intensità sia nell’inspirazione che nell’espirazione.
Ora chiudi la bocca e prova a riprodurre lo stesso suono e sensazione. Se lo stai facendo correttamente, sentirai una lieve vibrazione nella parte posteriore della gola e il palato morbido si solleverà leggermente. Se il suono sparisce o diventa troppo forte, rilassa la gola e torna al punto precedente.
Porta ora l’attenzione all’espirazione: mantieni la stessa vibrazione e continuità del respiro. Deve essere calmo, morbido, costante. Immagina che il tuo respiro passi attraverso un tunnel stretto, ma senza attrito.
Sì, se:
Evita Ujjayi se:
Ujjayi non è solo una tecnica di respirazione, è un ponte verso la consapevolezza. Impararlo con gentilezza, senza forzature, ti aiuterà a calmare la mente, radicare l’attenzione e risvegliare la tua energia interiore.
Non serve "fare bene" – serve ascoltare meglio.
Nel video su YouTube ti guiderò passo passo attraverso tutti questi esercizi. Prendi un tappetino, trova un luogo tranquillo e vieni a respirare con me.
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